L’IRPEF dovuta sul reddito da immobili è calcolata sulla dichiarazione dei redditi in proporzione ai giorni e alla quota di possesso dell’immobile. Il reddito immobiliare va sommato alle altre fonti di reddito possedute (lavoro dipendente, pensione, lavoro autonomo etc…), quindi ciascun cittadino pagherà in funzione del totale dei propri redditi. Il reddito dei fabbricati di nuova costruzione va dichiarato a partire dalla data in cui l’immobile è pronto all’uso o viene comunque utilizzato.
L’imponibile IRPEF varia in base all’utilizzo dell’immobile, alla sua rendita catastale o all’eventuale canone di locazione. La rendita è indicata normalmente sull’atto notarile di acquisto, ma può essere riscontrata con una visura catastale, richiesta presso il Catasto competente per territorio. Tale rendita va maggiorata del 5%.
ABITAZIONE PRINCIPALE.
L’abitazione principale è completamente esente dall’IRPEF e l’esenzione spetta soltanto per un fabbricato. L’immobile concesso in locazione è tassato in base al canone d’affitto annuo, con detrazioni forfettarie che dipendono dal tipo di contratto di locazione in corso.